Soggiorni di ricerca all'estero

La ricerca all'estero e i soggiorni di studio in Paesi stranieri

Nel corso dei tre anni del Dottorato è possibile trascorrere dei periodi di studio o di ricerca presso università, enti o istituti stranieri, se ritenuti utili per lo sviluppo del proprio tema di ricerca.

I soggiorni di studio all'estero devono essere preventivamente autorizzati dal Coordinatore di Dottorato o dal Tutor dello studente; se invece la permanenza continuativa è superiore a sei mesi, occorre che si pronunci ufficialmente anche il Collegio dei docenti.

I titolari di borsa di studio possono inoltre usufruire di una maggiorazione della borsa stessa per i giorni di permanenza all'estero.

I dottorandi che intendono effettuare periodi di studio all'estero, prima della partenza devono presentare all'Ufficio Dottorato un'apposita autorizzazione, sottoscritta dal Coordinatore o dal Tutor.

Se il soggiorno avrà una durata superiore o uguale ai sei mesi, occorre avere il benestare anche del Collegio dei docenti. Per i titolari di borsa di studio, inoltre, è prevista una maggiorazione della borsa pari al cinquanta percento per ogni giorno di permanenza all'estero debitamente certificato

La maggiorazione della borsa

L'importo della borsa di studio, per l'eventuale periodo di soggiorno all'estero, è aumentato del 50% fino ad un massimo di 12 mesi dal ciclo 38, salvo quanto previsto da specifiche convenzioni o accordi per l'internazionalizzazione dei dottorati.

La maggiorazione viene erogata alla fine della permanenza all'estero, contestualmente al primo pagamento utile della borsa di studio ordinaria. Nel caso in cui si preveda che il soggiorno di studio all'estero sia non inferiore ai due mesi, il dottorando può richiedere l'anticipo del 60% dell'importo dovuto per il periodo di soggiorno previsto. Al ritorno (entro 15 giorni) il dottorando deve presentare una certificazione concernente il periodo effettivamente svolto, rilasciata dalla struttura straniera o in mancanza dal Coordinatore del dottorato. La maggiorazione, totale o a saldo, sarà corrisposta al rientro previa presentazione della certificazione di frequenza.

Assistenza sanitaria

Per i Paesi con cui esiste un'apposita convenzione (paesi europei: UE) basta munirsi della tessera sanitaria magnetica, che sul retro presenta la TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia). Per gli altri Paesi conviene procurarsi una assicurazione privata (lo stato italiano rimborsa eventualmente solo una parte, in caso di spese ospedaliere rilevanti). Il dottorando che trascorre un periodo di ricerca negli USA con il visto J1, sarà obbligato da chi lo ospita a sottoscrivere una assicurazione. Per periodi brevi, si possono ridurre al massimo le garanzie in modo che solo il ricovero ospedaliero e gli interventi chirurgici siano coperti. Per periodi più lunghi è consigliabile avere una copertura più ampia.