Corso di Dottorato
Iscrizioni chiuse

Diritto dell’Unione Europea e Ordinamenti Nazionali

Dipartimento
Giurisprudenza
CFU
180
Sede
Ferrara
Lingua
italiano
Durata
3 anni
Accesso
Titoli e colloquio
Anno accademico
2024/25 40° Ciclo di Unife

Coordinatore

Collegio dei Docenti

Membri afferenti a Unife

Membri di altro Ateneo

Obiettivi formativi

Il dottorato di ricerca è stato costituito nel 2013, in seguito alla riforma della disciplina dei dottorati di ricerca e delle relative forme di finanziamento. Anteriormente, erano attivi presso il Dipartimento tre distinti corsi di dottorato in materia giuridiche: uno di questi, interamente finanziato dalla Fondazione Cariparo sulla base di una apposita convenzione conclusa con l’Ateneo di Ferrara, era specificamente dedicato alle tematiche del diritto dell’Unione europea, tematiche sulle quali l’ente finanziatore ed il Dipartimento avevano concordemente deciso di puntare al fine di offrire un percorso di alta formazione giuridica in un settore di importanza cruciale e in via di rapido sviluppo.

In occasione della riforma del 2013, il Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara ha deciso di “fondere” le tre preesistenti esperienze di dottorato in un nuovo corso unitario di dottorato. Diversamente da quanto accaduto nella quasi totalità dei Dipartimenti giuridici italiani, ove i corsi di dottorato sono stati connotati in termini assai ampi e generici e tendenzialmente omnicomprensivi di tutti (o quasi tutti) i settori scientifico-disciplinari dell’Area 12, il Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara - attraverso un percorso pienamente

condiviso con la Fondazione Cariparo - è pervenuto alla scelta di mantenere al centro del progetto formativo e di ricerca del nuovo dottorato unico dipartimentale proprio il diritto dell’Unione europea ed il suo sempre più incisivo e profondo impatto sui diversi settori dell’ordinamento giuridico nazionale.

Nel collegio docenti si sono raccolti – accanto a studiosi di diritto dell’UE, diritto internazionale e diritto costituzionale e storia del diritto - anche cultori dei settori del nostro ordinamento giuridico interno maggiormente investiti dalle innovazioni e dalla influenza dell’evoluzione del diritto primario e secondario dell’Unione europea che conducono una parte assai significativa delle proprie ricerche proprio nelle aree di interazione fra diritto dell’Unione e settori dell’ordinamento giuridico nazionale: dal diritto penale sostanziale e processuale, al diritto civile e commerciale, al diritto del lavoro ed agroalimentare, al diritto amministrativo e tributario.

Il percorso formativo

L’esito di questa scelta è stato un percorso formativo assolutamente originale ed unico nella realtà accademica italiana, dotato di una chiara e precisa identità e di obiettivi ben definiti. Un percorso formativo omogeneo nella sua ispirazione di fondo, nei contenuti didattici e nelle linee di ricerca, che ha consentito ai dottorandi di approfondire e consolidare le conoscenze istituzionali del diritto dell’Unione e nel contempo di sviluppare, nelle ricerche dedicate a discipline e tematiche giuridiche di diritto interno e internazionale, la prospettiva unionale ed europea, in tal modo conseguendo le conoscenze, le capacità e le metodologie di lavoro proprie di un giurista autenticamente e modernamente europeo. Questo bagaglio di conoscenze e di competenze risulta oggi sempre più imprescindibile per un giurista che aspiri ad operare a livelli di elevata qualificazione sia nel mondo delle pubbliche istituzioni che nel mondo delle imprese e delle libere professioni.

Il progetto formativo si connota per una forte interdisciplinarietà interna all’area giuridica: le peculiari caratteristiche del diritto dell’Unione europea rendono infatti indispensabile un approccio metodologico non rigidamente ancorato ai confini dei settori scientifico-disciplinari nei quali è suddivisa l’area 12, ma aperto alla interazione fra diversi settori disciplinari nella prospettiva di una più compiuta ed efficace analisi e ricostruzione dei principi, degli istituti e delle discipline di fonte europea e del loro impatto sul diritto nazionale. Esempio sintomatico sono le ricerche i cui esiti sono raccolti nei volumi degli atti dei convegni annuali del dottorato, che vedono la partecipazione integrata di quasi tutte le aree disciplinari rappresentate nel collegio docenti (c. da ultimo il convegno del novembre 2024 dedicato al nuovo regolamento UE del 2024 in materia di intelligenza artificiale). Significative e di grandi utilità sono poi le attività formative su tematiche extragiuridiche promosse ed organizzate dallo IUSS-Ferrara, alle quali anche i dottorandi di Diritto dell’Unione europea prendono parte.

Il corso di dottorato assume in tal modo una configurazione pienamente coerente sia con la programmazione strategica del Dipartimento di Giurisprudenza (cfr. da ultimo il Piano Dipartimentale 2023-2025, approvato nel giugno del 2023, ove testualmente si afferma - pag. 1 - che “fra i tratti distintivi del Dipartimento vi sono l’attenzione alla dimensione europea e internazionale degli studi giuridici”, nonché “l’impegno per l’internazionalizzazione”, e che individua proprio nel dottorato di ricerca in Diritto dell’UE e ordinamenti nazionali uno dei capisaldi fondamentale della propria offerta formativa - pag. 2-3), sia con il Piano strategico di Ateneo 2024-2026.

Tematiche di ricerca

Il corso di dottorato si prefigge l’obiettivo di assicurare ai dottorandi un percorso di formazione alla ricerca nell’ambito del diritto dell’Unione europea, inteso nella accezione più ampia e in tutti i suoi eterogenei risvolti, al fine di far acquisire ai dottorandi le capacità, le conoscenze, le metodologie di lavoro e le coordinate sistematiche indispensabili per affrontare con sicurezza, consapevolezza e maturità le sfide sempre più delicate e complesse poste al giurista odierno dal diritto UE, che ha assunto ormai un ruolo sempre più cruciale e decisivo in tutti i settori del diritto, ruolo destinato inevitabilmente a consolidarsi e a crescere ulteriormente nel tempo. In questo modo, si offre ai dottorandi un importante completamento ed un prezioso arricchimento della loro formazione giuridica: i piani di studio dei corsi di laurea in giurisprudenza delle Università italiane - ancora caratterizzati da una impostazione tradizionale, eminentemente incentrata sul diritto nazionale - non tengono infatti in adeguata considerazione l’importanza e l’impatto del diritto dell’UE, che i laureati in giurisprudenza normalmente conoscono in misura del tutto inadeguata alle esigenze poste dall’attuale livello di evoluzione del processo di integrazione europea: il corso di dottorato si propone di colmare questa lacuna fornendo gli strumenti, le conoscenze e le metodologie a tal fine necessarie. Al fine di calibrare i percorsi di ricerca e formativi sulle specifiche peculiarità e caratteristiche del diritto dell’UE nelle sue diverse articolazioni, si è resa necessaria la creazione di due curricula, che perseguono obiettivi di ricerca autonomi, ancorché complementari e reciprocamente integrati.

Curricula

Il primo curriculum, “Fonti, istituzioni e tutela dei diritti fondamentali nell'Unione europea e sistema penale europeo”, è dedicato essenzialmente agli aspetti generali dell’europeizzazione del diritto, connessi ai profili istituzionali della costruzione europea, alla tutela dei diritti fondamentali, alla cooperazione nel settore penale e alla dimensione storica degli studi giuridici europei. Il curriculum include percorsi di ricerca e didattici aventi ad oggetto l’approfondimento delle tematiche attinenti ai profili istituzionali, costituzionali, internazionalistici, penalistici e processualpenalistici dell’Unione europea, nonché gli sviluppi storici del settore dell’ordinamento

Progetto formativo

Nell’ambito del corso di dottorato l’attività principale che il dottorando è chiamato a svolgere è l’attività di ricerca, principalmente incentrata sui temi oggetto della tesi di dottorato, in vista della stesura di quest’ultima. Il dottorando si dedica tuttavia anche all’approfondimento e allo studio di tematiche ulteriori, di norma riconducibili al settore scientifico-disciplinare di afferenza dei suoi tutors, oltre che naturalmente al diritto dell’Unione europea e alle politiche dell’UE in generale: gli esiti di queste ricerche sfociano in apposite pubblicazioni che, pur avendo una rilevanza ed una dimensione inferiore alla tesi di dottorato, consentono al dottorando di cimentarsi nei diversi generi della letteratura giuridica scientifica (commentari, note a sentenza, saggi destinati a riviste, contributi in ricerche collettanee, rassegne dottrinali e giurisprudenziali) acquisendo il relativo metodo di lavoro.

Considerate le peculiarità che contraddistinguono la produzione scientifica dell’area 12, è assolutamente normale che i prodotti della ricerca siano direttamente ed immediatamente riconducibili in via esclusiva al singolo dottorando, sia quando il relativo contributo venga pubblicato come contributo autonomo in una rivista sia quando venga inserito in volumi che raccolgono gli esiti di ricerche collettanee. L’attività di ricerca in ambito giuridico è essenzialmente individuale, ma viene comunque espletata nel contesto di un gruppo di ricerca che fa capo di norma al tutor del dottorando (interno o esterno al collegio docenti).

Anche in ragione delle caratteristiche dimensionali del Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara (e alla circostanza che i dottorandi fruiscono all’interno della struttura dipartimentale di spazi comuni che favoriscono la creazione ed il consolidamento di relazioni personali, il confronto critico e lo scambio di esperienze fra loro e nel rapporto con i docenti del collegio), si è venuta creando nel corso degli anni fra i dottorandi una comunità vivace ed affiatata, che ha reso possibile la creazione e lo sviluppo di collaborazioni scientifiche anche fra i dottorandi: questo processo è stato anche agevolato dalla organizzazione, da parte del collegio, di percorsi e progetti di ricerca cui hanno preso parte tutti i dottorandi (es. la ricerca avente ad oggetto la ricostruzione dei rinvii pregiudiziali sollevati dalle autorità giudiziaria italiane davanti alla Corte UE posteriormente all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona).

Nell’ottobre – novembre 2024 il Collegio docenti ha altresì organizzato due incontri seminariali (il primo durato una intera giornata, il secondo una mezza giornata), nel corso dei quali i dottorandi del 39° e del 38° ciclo sono stati invitati a presentare e discutere pubblicamente le tematiche oggetto delle loro ricerche ed il relativo stato di avanzamento, confrontandosi in proposito con i componenti del collegio docenti e con gli altri dottorandi.

Con la supervisione del tutor, il dottorando entra poi in contatto con gruppi di ricerca nazionali ed internazionali esterni all’Università di Ferrara. In particolare, il dottorando viene pienamente inserito, dal tutor e dai componenti senior del relativo gruppo di ricerca, nella comunità accademica del settore scientifico-disciplinare di afferenza, e coinvolto nelle iniziative seminariali, convegnistiche e di ricerca promosse dalla suddetta comunità, in particolare quelle specificamente rivolte ai dottorandi (ad es. riunioni annuali dei dottorandi italiani che svolgono tesi aventi ad oggetto tematiche in area privatistica, nel corso delle quali i dottorandi espongono pubblicamente e discutono con colleghi e tutors accademici lo stato di avanzamento e gli esiti delle loro ricerche). Il dottorando viene inoltre coinvolto nelle iniziative e nelle attività didattiche facenti capo alla cattedra del suo tutor e dei componenti del relativo gruppo di ricerca: sia quelle destinate agli studenti iscritti nei corsi di laurea attivati presso il Dipartimento, sia in quelle rivolte alla formazione post lauream e/o all’aggiornamento professionale, sia infine quelle di terza missione.

I dottorandi vengono di norma coinvolti nelle attività didattiche svolte ed organizzate dai docenti del Dipartimento per gli studenti iscritti nei diversi corsi di laurea, sia sul fronte della organizzazione ed erogazione di attività seminariali e di assistenza agli studenti sia nell’ambito delle commissioni giudicatrici degli esami di profitto sia nell’attività di sostegno ed aiuto alla stesura delle tesi di laurea. In nessun caso viene attribuita a dottorandi la titolarità di insegnamenti o moduli di insegnamento e in generale l’impegno richiesto in queste attività, sia nella sede rodigina che in quella ferrarese, è pienamente compatibile con le primarie attività formative e scientifiche dei dottorandi. La collaborazione con la didattica “ordinaria” impartita dai docenti del collegio sovente offre ai dottorandi la possibilità di crescere e maturare, approfondendo lo studio delle materie interessate e sviluppando e consolidando le proprie capacità didattiche e comunicative.

Ogni dottorando è affidato a due tutors (facenti parte del collegio ovvero esterni al collegio): il tutor viene individuato in ragione delle specifiche competenze nell’area tematica cui afferisce il progetto di ricerca che il dottorando ha presentato nella procedura di selezione e che è stato positivamente valutato dalla commissione giudicatrice.
Con riguardo alle attività formative, esse si suddividono in attività “disciplinari” e “interdisciplinari”. Le prime vengono organizzate dal collegio docenti e dai tutor del dottorando. Le seconde vengono organizzate dallo IUSS-Ferrara 1391 per tutti i dottorandi di Unife (http://iuss.unife.it/scuole/attivita-trasversali).

Quanto alle attività formative disciplinari, esse si suddividono a loro volta in tre categorie: le attività comuni, destinate a tutti i dottorandi e a frequenza obbligatoria (corso base di diritto dell’UE, convegno annuale del dottorato e ulteriori eventi formativi eventualmente individuati dal collegio); i moduli didattici tematici da 8 ore, due dei quali debbono essere obbligatoriamente frequentati dai dottorandi (che li scelgono d’accordo con i rispettivi tutor), mentre gli altri moduli sono a frequenza facoltativa; ulteriori eventi formativi, organizzati all’interno del Dipartimento di Giurisprudenza o al di fuori di esso, presso altri Atenei o enti di ricerca italiani o stranieri, ai quali il dottorando partecipa d’accordo con il suo tutor. Diritto privato dei contratti e dell’impresa dell'UE (8 ore).

I moduli “tematici” da 8 ore vertono sulle seguenti macroaree: diritto internazionale; diritto penale (sostanziale e processuale) dell’UE; diritto UE dei contratti e dell’impresa; diritto tributario dell’UE; diritto del lavoro dell’UE; diritto amministrativo dell’UE. Questi moduli vengono declinati in maniera tale da trattare sia aspetti fondamentali delle relative discipline, sia temi più avanzati, sempre mantenendo la massima attenzione a garantire modalità didattiche utili alla formazione dei dottorandi. Il contenuto specifico delle lezioni tenute in questi moduli cambia ogni anno, al fine di garantire un aggiornamento continuo dei dottorandi di tutti i cicli e una massima attenzione alle questioni di volta in volta più rilevanti per lo sviluppo delle scienze giuridiche.
Le attività comuni e i moduli didattici tematici sono attività dedicate in via esclusiva e precipua ai dottorandi; gli eventi formativi ulteriori (interni o esterni ad UNIFE) possono essere dedicati in via esclusiva ai dottorandi ma potrebbero anche avere, a seconda dei casi, un più ampio novero di destinatari (accademici, professionisti, studenti universitari). L’attività formativa viene espletata, oltre che dai docenti del collegio, da relatori accademici italiani e stranieri, esponenti delle pubbliche istituzioni italiane e dell’UE, professionisti, magistrati, esperti delle tematiche volta per volta trattate.

Fino al 2024, il collegio non quantificava in via preventiva in termini di crediti l’impegno implicato dalla partecipazione a queste attività formative e si limitava a verificare la regolare partecipazione dei dottorandi agli eventi formativi obbligatori e a ex post, in sede di approvazione del consuntivo dell’attività annuale svolta dal dottorando, che quest’ultimo avesse partecipato ad una quantità di eventi formativi idonea a consentirgli il conseguimento dei crediti minimi necessari per l’accesso all’anno successivo. A partire dal 1° novembre 2024 verrà invece predisposta una tabella di attività formative contrassegnate anche da una “quantificazione” in crediti, ferma restando l’esigenza, che il collegio intende salvaguardare, di mantenere una relativa elasticità nella gestione del relativo sistema, onde evitare eccessivi irrigidimenti che potrebbero tornare a pregiudizio del percorso formativo.

Nel sito internet del dottorato di ricerca viene riportato il calendario annuale delle attività formative e vengono conservati i calendari delle attività formative svolte a partire dal 2014, anno di inizio delle attività del dottorato. Le attività formative organizzate direttamente dal collegio di dottorato si svolgono in parte nella sede ferrarese, in parte nella sede rodigina del Dipartimento di Giurisprudenza. Vengono coinvolti come relatori accademici italiani e stranieri, esponenti delle pubbliche istituzioni italiane e dell’UE, professionisti, magistrati, esperti delle tematiche volta per volta trattate. Strettamente connessa al dottorato di ricerca è l’iniziativa della Summer School on international labour and business law , giunta alla sua quinta edizione nel 2023 (http://iuss.unife.it/scuole/attivita-trasversali), promossa ed organizzata in collaborazione con il Dottorato di ricerca dell’Università di Padova con il sostegno ed il patrocinio della Fondazione Cariparo. 

I dottorandi sono inoltre attivamente coinvolti nelle iniziative del Centro studi giuridici europei sulla macrocrimilalità (Macrocrimes), del Centro di documentazione e studi sull’Unione europea e del Centro di alta formazione e consulenza per le pubbliche amministrazioni (Cafca), costituiti presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Unife.

Le risorse finanziarie di cui i dottorandi possono disporre sono:

  • la dotazione minima imposta dalla vigente normativa in materia di dottorato (bilancio dipartimentale e fondi Cariparo),
  • i fondi di ricerca di cui è titolare il docente che riveste il ruolo di tutor,
  • i fondi messi a disposizione dall’Ateneo per conferire l’integrazione di borsa per i periodi all’estero,
  • fondi “straordinari” messi a disposizione dallo IUSS Ferrara per sostenere specifiche progettualità o iniziative meritevoli che abbisognino di finanziamenti “straordinari”;
  • fondi “straordinari” che, su richiesta del Collegio, possono essere messi a disposizione dal Dipartimento per la realizzazione di specifiche e peculiari esigenze di ricerca.

Internazionalizzazione e public engagement

Il Corso di Dottorato di Ricerca contribuisce al rafforzamento delle relazioni scientifiche nazionali e internazionali e assicura al dottorando periodi di mobilità coerenti con il progetto di ricerca e di durata congrua presso qualificate Istituzioni accademiche e/o industriali o presso Enti di ricerca pubblici o privati, italiani o esteri. L’art. 11, ultimo comma, del regolamento di dottorato prevede che “I dottorandi sono incentivati a trascorrere periodi di formazione all’estero, anche di lunga durata, in università o altri centri di ricerca con cui il corso di dottorato abbia consolidati rapporti di collaborazione scientifica. In ogni caso, nell’arco del triennio di dottorato ciascun dottorando dovrà soggiornare per non meno di tre mesi nei suddetti centri di ricerca”. Le esperienze di studio all’estero sono fortemente sollecitate e promosse, anche in ragione della dimensione europea delle ricerche che vengono condotte nell’ambito del dottorato. Spesso i soggiorni vengono effettuati in Università o Centri di ricerca stranieri che hanno già relazioni di collaborazione scientifica consolidate con il Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara, in altri casi presso le istituzioni dell’Unione europea.

Il Corso di Dottorato è inserito in una fitta rete di rapporti nazionali ed internazionali, con amministrazioni, Università ed enti di ricerca che permettono ai dottorandi di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e di esperienze con soggiorni di ricerca e formazione all’estero o attraverso forme di collaborazione con il mondo delle istituzioni, delle imprese, delle libere professioni. In particolare, il corso di dottorato ha promosso accordi e forme diverse di collaborazione anche ai fini del rilascio di titoli in cotutela o di titoli di doctor europeus.
In particolare, il Dottorato ha rapporti con l'Université de Bordeaux, l'Universidad de Sevilla, l’Universidad de Granada, l'Universidad de Castilla-La Mancha, l'Université Saint-Louis de Bruxelles e l'Université Catholique de Louvain, l’Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, la Scuola Superiore per l'Economia e la Finanza, l’Institut de Recherches juridiques de la Sorbonne de L'Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne.
La Convenzione con l’Università di Bordeaux disciplina il programma di scambio degli studenti di dottorato. In particolare, è previsto: un aiuto nelle pratiche amministrative, un’assistenza didattica, la partecipazione ad attività seminariali e altre attività scientifiche, la co-tutela.
La Convezione con l’Universidad de Sevilla disciplina le modalità mediante cui i dottorandi possono svolgere la tesi in regime di co-tutela. In particolare, è previsto l’impegno di due tutores nelle due Università, nonché la redazione di un accordo individuale in cui sono specifiche la modalità dell’attività didattica e di ricerca. Sono altresì previste attività di collaborazione tra i componenti del Collegio di Dottorato.
I gruppi di ricerca del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara e delle Facultades de Derecho delle quattro sedi dell’Università di Castilla-La Mancha, con particolare riferimento al settore pubblicistico-penalistico, hanno collaborato nel quadro di una nutrita serie di progetti di ricerca internazionali, finanziati dalla Commissione UE (Agis 2003, 2004, JUST/2013/JPEN/AG – Criminal Justice) e dal Ministerio de Innovación y Ciencia spagnolo.
I gruppi di ricerca del Dip. Giurisprudenza-UNIFE e della Faculté de Droit della Université Saint-Louis-Bruxelles, con particolare riferimento al settore pubblicistico-penalistico, hanno collaborato nel quadro di 1 nutrita serie di progetti di ricerca internazionali e sono attualmente partner del progetto FIGHTER (Fight Against International Terrorism. Discovering European Models of Rewarding Measures to Prevent Terrorism finanziato dalla Commissione UE (JUST/2017/JPEN/AG–Criminal Justice).
I gruppi di ricerca dell’Università di Ferrara e dell’Université Catholique de Louvain hanno collaborato nel quadro del progetto di ricerca Reconciling Work and Welfare in Europe (RECWOWE), finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del 6° programma quadro. La collaborazione ha dato luogo alla pubblicazione del volume Quality of Employment in Europe. Legal and Normative Perspectives (PIE Peter Lang, 2012).

La Convenzione con l’Università di Granada prevede l’attribuzione di un doppio titolo italo-spagnolo e, conseguentemente, il trasferimento pro-tempore dei dottorandi che aderiscono al progetto nell’Università partner. Proprio nel corso del 2023 è stata firmato, in accordo della convenzione, un accordo di cotutela per un dottorando (dott. Zannarini).
Con il sostegno finanziario del Dipartimento di Giurisprudenza, che ha a tal fine stanziato appositi fondi, alcuni dottorandi hanno avuto la possibilità di partecipare a corsi impartiti a Brisbane (2022) e a Zurigo (2023-2024) in materia di Transnational Organized Crime Network, organizzati in collaborazione dalle Università del Queensland (Brisbane), di Zurigo, Colonia, Vienna e Ferrara. Si segnala, peraltro, che l’edizione 2024/2025 di questa importante iniziativa scientifica si terrà proprio a Ferrara, presso il Dipartimento di Giurisprudenza.
Infine, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 è stato stipulato un accordo tra la Brazilian Federal Agency For Support And Evaluation Of Graduate Education (CAPES) e L’altro Diritto (Inter-University Research Centre On Prison, Deviance, Marginalisation And Migration Governance – ADIR, a cui il Dipartimento di Giurisprudenza è affiliato) che permetterà scambi tra il Dottorato e analoghi percorsi presso università brasiliane.
Nel corso degli ultimi anni, i dottorandi hanno sfruttato queste occasioni di scambio con grande profitto; si noti, peraltro, che il percorso dottorale prevede obbligatoriamente soggiorni all’estero, presso qualificate Università straniere ed istituzioni sopranazionali, scelte tra quelle con cui il Dottorato ha stretto i rapporti di cui sopra o anche tra altri enti, secondo le specifiche esigenze di ricerca di ciascun dottorando.
Accogliendo le sollecitazioni pervenute in tal senso dai componenti del Comitato degli stakeholders del dottorato, il Collegio intende promuovere e sostenere forme di collaborazione con istituzioni, enti ed imprese, che consentano ai dottorandi di avviare già nel corso del triennio di dottorato esperienze lavorative nell’ambito delle quali mettere a frutto e valorizzare le conoscenze e le competenze acquisite nell’attività di ricerca svolta nell’ambito del dottorato.

Strutture operative e scientifiche

Il Dip. di Giurisprudenza destina ai dottorandi appositi spazi, mettendo a loro disposizione gli strumenti indispensabili per l’effettuazione delle loro ricerche.
Presso la sede di Ferrara del Dipartimento, sono riservate in via esclusiva ai dottorandi tre sale, dotate di tavoli di lavoro e adeguata attrezzatura informatica. A ciò si aggiungano gli ampi spazi fruibili all’interno delle c.d. sale lettura della Biblioteca. I dottorandi possono accedere liberamente a tutte le sale della biblioteca per la consultazione di materiale librario cartaceo e possono agevolmente ottenere in prestito i volumi di loro interesse.
Presso la sede di Rovigo del Dipartimento, i dottorandi possono svolgere la loro attività di ricerca sia nell’edificio principale di Palazzo Angeli, sia nell’ambito deli appositi spazi ad essi riservati nel vicino Palazzo Cezza, messo a disposizione dalla Fondazione Cariparo, ove possono fruire di apposite postazioni di lavoro dedicate e consultare il materiale librario della sede rodigina del Dipartimento.
Grazie alle credenziali di Ateneo di cui vengono dotati immediatamente dopo la presa di servizio i dottorandi possono accedere, ovunque si trovino, alle banche dati e alle riviste on-line nazionali ed internazionali cui è abbonato il Servizio Bibliotecario di Ateneo.
Gli edifici della sede ferrarese e della sede rodigina del Dipartimento sono tutti dotati di collegamento wi-fi.

  • La Biblioteca giuridica dell’Ateneo di Ferrara, situata presso la sede del Dipartimento di Giurisprudenza, vanta un patrimonio di oltre 130.000 volumi cartacei.
  • La Biblioteca “CUR – Consorzio Universitario Rovigo” della sede rodigina del Dipartimento di Giurisprudenza ospita circa 13.000 volumi, in gran parte dedicati alle tematiche del diritto dell’Unione europea, ed è distribuita fra l’edificio principale che ospita la sede rodigina del Dipartimento (Palazzo Angeli) e il vicino Palazzo Cezza, messo a disposizione a tal fine dalla Fondazione Cariparo.
  • Presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara è incardinato il Centro di Documentazione e studi sulle Comunità Europee, che dispone di un suo patrimonio librario (con una raccolta completa delle fonti cartacee del diritto dell’Unione europea sin dalla iniziale costituzione delle Comunità europee) ed offre servizio di consultazione e di prestito.

Il Sistema Bibliotecario dell’Ateneo di Ferrara è abbonato ad una vastissima quantità di riviste scientifiche in materia giuridica, sia nazionali che europee che extraeuropee (oltre 500). Alcuni periodici sono consultabili sia in formato cartaceo (con svariate preziose collezioni storiche) che in formato telematico. Gran parte dei periodici è consultabile solo on-line, grazie agli abbonamenti attivati dal Sistema Bibliotecario di Ateneo a singole riviste o a banche dati. Numerose sono le Riviste scientifiche italiane e straniere (segnatamente, in lingua inglese, francese, tedesca e spagnola) specificamente dedicate al diritto dell’'Unione europea e alla sua influenza sugli ordinamenti interni dei Paesi membri.

Il Dip. di Giurisprudenza possiede numerose banche dati su supporto ottico, ha una ricca collezione di abbonamenti a banche dati a consultazione on-line (DeJure, ONE-legale, Beck-online, Hein-online, Lexis-Nexis, Infoleges-Dogi, Il Foro Italiano, Guritel, WorldTradeLaw, L’Année Philologique, Rivisteweb – Il Mulino, Oxford Scholarship Online), coprendo i principali ambiti della ricerca in campo giuridico, con particolare attenzione alle risorse di diritto europeo e comparato. In queste banche dati è possibile reperire, oltre a materiale dottrinale, un ricchissimo materiale normativo e giurisprudenziale.

Particolarmente efficace ed utile è il servizio interbibliotecario di Ateneo, che consente ai dottorandi di procurarsi in tempi rapidi volumi e/o articoli pubblicati in riviste non presenti nel catalogo di Ateneo.

Sede di Ferrara (palazzo Trotti-Mosti):

Aula 119 : n.12 posti, n. 9 PC desktop, n. 2 stampanti di rete
Aula 119 bis: n. 12 posti, n. 8 PC desktop, n.1 stampante rete
Sala riunioni per dottorandi

Sede di Rovigo:

Palazzo Angeli: aula dottorandi con n. 8 posti, n. 2 PC desktop, n. 1 stampante di rete
Palazzo Cezza: biblioteca con 4 sale e numerose sedute per la consultazione del patrimonio librario, rete Wi-fi; una sala allestita per riunioni