Corso di Dottorato
Iscrizioni chiuse

Scienze Chimiche

Dipartimento
Scienze Chimiche, Farmaceutiche ed Agrarie
CFU
180
Sede
Ferrara
Lingua
italiano
Durata
3 anni
Accesso
Titoli e colloquio
Anno accademico
2024/25 40° Ciclo

Coordinatore

Collegio dei Docenti

Membri afferenti a Unife

Anna Baldisserotto

Alessandra Boschi

Stefano Caramori

Stefano Carli

Martina Catani

Alberto Cavazzini

Antonella Ciancetta

Gaia Colombo

Rita Cortesi

Alessandro Dalpiaz

Elisabetta Esposito

Flavio Antonio Franchina

Remo Guerrini

Jusef Hassoun

Stefano Manfredini

Nicola Marchetti

Simone Meloni

Claudio Nastruzzi

Mirco Natali

Delia Preti

Daniele Ragno

Maurizio Remelli

Romeo Romagnoli

Claudio Trapella

Silvia Vertuani

Membri appartenenti ad altro Ateneo

Elzbieta Gumienna-Kontecka

Marcin Stepien 

Obiettivi formativi

Il Corso di Dottorato in Scienze Chimiche è aperto a laureati italiani e stranieri in possesso di diploma di laurea magistrale o di titolo equivalente. Il Corso ha durata triennale ed è organizzato su due curricula:

  • Scienze Chimiche
  • Scienze Farmaceutiche e Alimentari

Oltre ad un'intensa attività sperimentale, il percorso di formazione alla ricerca del Dottorando prevede la partecipazione a corsi d'insegnamento appositamente progettati, a seminari tematici e ad attività di formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare. I Dottorandi sono seguiti da un supervisore, eventualmente affiancato da uno o più co-supervisori, che consiglia e segue il Dottorando nello svolgimento delle attività di ricerca e nella definizione di un percorso formativo personalizzato. Alla fine del percorso di dottorato, gli studenti saranno in possesso di un'elevata qualificazione scientifica che consentirà loro di progettare, organizzare e gestire autonomamente le attività di ricerca e di descrivere e presentare i risultati della ricerca in modo adeguato rispetto agli standard nazionali ed internazionali. 

L'obiettivo principale del Corso di Dottorato in Scienze Chimiche è la formazione di ricercatori altamente qualificati in possesso di conoscenze avanzate e di competenze tecnico-scientifiche nei vari ambiti delle scienze chimiche, farmaceutiche ed alimentari in linea con i principi dello sviluppo sostenibile. L'offerta di percorsi di formazione pensati appositamente per i Dottorandi su tematiche scientificamente rilevanti e di attualità, combinata con la ricerca in progetti internazionali ed interdisciplinari, ha lo scopo di stimolare gli studenti a ragionare in un'ottica multidisciplinare e transdisciplinare, di problem solving e di formarli al lifelong training. L'obiettivo è che lo studente possa adattare le sue conoscenze e competenze durante il percorso dottorale ed acquisire una maturità e una consapevolezza tali da indirizzarlo a una carriera futura che possa soddisfare le sue aspettative e gli consenta, allo stesso tempo, di sfruttare appieno le sue potenzialità. Il Corso mira a migliorare le capacità del Dottorando nel presentare i prodotti della ricerca, sia nella forma di articoli e report scientifici che nella presentazione pubblica dei risultati a conferenze e workshop. Allo stesso tempo, uno degli obiettivi del corso è quello che il Dottorando acquisisca anche esperienza di tipo didattico attraverso l'erogazione di didattica frontale nei dei corsi di laurea triennale e magistrale. A questo scopo, il Dottorando potrà svolgere attività di tutorato, seminariale, e potrà essere titolare di contratti (a titolo gratuito) di supporto alla didattica per un impegno complessivo tale da non incidere negativamente sulle proprie attività di ricerca e in linea con le regole di Ateneo. Il Dottorando svolgerà inoltre attività di terza missione nell’ambito delle iniziative organizzate dai Dipartimenti afferenti con lo scopo di favorire ulteriormente l’autonomia del Dottorando attraverso la divulgazione di programmi di ricerca e/o di innovazione e le relative ricadute sul territorio.

I Dottori di Ricerca che si formano nel Corso di Dottorato in Scienze Chimiche posseggono le competenze necessarie a svolgere, coordinare e dirigere attività di ricerca in ambito chimico, farmaceutico e alimentare, sia a livello accademico che industriale. Essi sono infatti caratterizzati da elevata qualificazione, esperienza e capacità di progettare e condurre in autonomia ricerche scientifiche in settori tecnologicamente avanzati della chimica e della farmaceutica. Nei loro profili si combinano un'ottima conoscenza delle discipline di base e un insieme di competenze tecniche/metodologiche specifiche. Inoltre, essi sono dotati di abilità di comunicazione e della capacità di lavorare ad un obiettivo comune come parte di un gruppo. Le competenze specifiche e trasversali acquisite in termini di pensiero critico, scrittura e gestione documentale, data analysis, sicurezza in ambito chimico, rendono i Dottorandi flessibili e adattabili a vari sbocchi occupazionali. Tali caratteristiche permettono loro di accedere a posizioni di responsabilità e leadership in enti di ricerca pubblici, ivi inclusa la carriera universitaria, e privati, nazionali ed internazionali, nel mondo dell'industria chimica, farmaceutica, ed alimentare, con la possibilità di operare in diversi settori come la Ricerca e Sviluppo (R&D), produzione, controllo qualità, brevettazione, e la gestione degli affari regolatori. Il percorso di inserimento nel mondo del lavoro può iniziare con un periodo di training e sfociare in posizioni con responsabilità di elaborazione e conduzione di progetti, attrazione di finanziamenti e gestione di gruppi di ricerca in enti pubblici o privati. L'industria chimico-farmaceutica, di piccole, medie e grandi dimensioni è tra i principali datori di lavoro dei Dottori di Ricerca in Scienze Chimiche. Più recentemente si stanno aprendo interessanti opportunità di carriera nell'industria biotech, delle materie plastiche e dell’energia. I ruoli possibili includono sviluppo di principi attivi, formulazione, ricerca e sperimentazione clinica, ottimizzazione di nuovi processi produttivi, gestione di affari regolatori e della sicurezza dei prodotti e dei processi, business development, e brevettazione. Il possesso del titolo di Dottore di Ricerca è un requisito indispensabile per la carriera accademica, in Italia come all'estero. Consente l'accesso, tramite concorso pubblico, a posizioni di ricercatore a tempo determinato, ivi incluso l'ingresso nel percorso di tenure track per accedere alla posizione di Professore Associato. Inoltre, il titolo consente la partecipazione a bandi di finanziamenti nazionali in qualità di Principal Investigator (PI). La consultazione periodica (annuale) delle Parti Interessate (interne ed esterne) individuate dal Corso di Dottorato permette di mantenere le competenze fornite ai Dottorandi aggiornate e coerenti con le richieste del mercato del lavoro e, allo stesso tempo, di promuovere interventi finalizzati a garantire la qualità e il continuo aggiornamento dell’offerta formativa e di ricerca.

In termini finanziari, le attività del Dottorando sono garantite dal budget della ricerca previsto per legge per ogni studente (in una quota pari al 10% dell’importo della borsa), cui si possono aggiungere risorse reperibili da bandi specifici di Ateneo cui i Dottorandi possono partecipare (esempio Bando “5×1000”) e/o l’integrazione su fondi propri del supervisore. Inoltre, l’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS – Ferrara 1391 provvede ogni anno all’attivazione di bandi per mobilità dedicati ai Dottorandi. Sebbene il Dottorando possa gestire in autonomia il proprio budget della ricerca per iscrizioni a convegni, spese di pubblicazione, acquisto di materiali di consumo, software, strumentazione tecnica, ecc, è responsabilità del supervisore e del Collegio di Dottorato controllare la corretta modalità di utilizzo del fondo.

Nella programmazione delle attività di formazione, il Collegio ritiene di fondamentale importanza il favorire l’autonomia del Dottorando stimolando la partecipazione alle attività di terza missione pianificate dai Dipartimenti ed organizzando annualmente nel mese di giugno un Ph.D. Symposium, durante il quale i Dottorandi possono condividere le proprie conoscenze e mostrare le proprie ricerche anche a rappresentati del mondo produttivo regionale e nazionale, mettendo così in pratica le abilità acquisite. Il Corso di Dottorato, inoltre, favorisce l’insegnamento dei valori di integrità della ricerca, intesa come adesione all’insieme dei principi e valori etici necessari per una condotta responsabile nello svolgimento della ricerca e in tutte le attività ad esse connesse, ivi incluse la produzione e la divulgazione scientifica. Per quanto concerne i prodotti della ricerca, il Collegio di Dottorato stimola la partecipazione del Dottorando in qualità di co-autore ad almeno una pubblicazione scientifica e a presentare in comunicazioni orali o poster i risultati della propria ricerca ad almeno un congresso nazionale o internazionale (requisito minimo ordinario). Allo stesso tempo il Collegio si impegna a diffondere tra i Dottorandi la consapevolezza circa l’importanza di mantenere la riservatezza in relazione ai diritti di proprietà intellettuale, soprattutto quando tali diritti e informazioni sono condivisi con soggetti esterni.

L'accesso al Corso di Dottorato avviene attraverso il superamento di un'apposita prova selettiva le cui modalità sono coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di Dottorato e con i profili culturali e professionali in uscita. Il Collegio di Dottorato programma attività di orientamento nell’ultimo anno dei Corsi di Studio in Scienze Chimiche, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF) e Farmacia dell’Università di Ferrara per favorire la partecipazione interna al bando di selezione; il bando viene altresì pubblicizzato sul sito del Corso (https://www.unife.it/studenti/dottorato/it/corsi/riforma/chimica) in lingua italiana e inglese per gli studenti esterni.

Il Dottorando, per essere ammesso all'anno successivo, oltre ad aver dimostrato l’acquisizione dei crediti attraverso la compilazione di una scheda consuntiva annuale predisposta dallo IUSS e opportunamente verificata dal Coordinatore, è chiamato ad illustrare al Collegio di Dottorato la propria attività di ricerca attraverso una presentazione orale di circa 15-20 minuti, a cui fa seguito una sessione di domande e risposte di 10-15 minuti, finalizzata ad accertare le conoscenze relative alle tematiche scientifiche trattate, l’impegno del candidato e risultati degni di merito. Alla fine del terzo anno, per essere ammesso all'esame finale, il Dottorando deve redigere la tesi di dottorato in lingua inglese riportando, in modo omogeneo e coerente, la descrizione delle attività di ricerca svolte, nonché i risultati conseguiti durante il percorso di formazione alla ricerca. La tesi viene valutata da esperti di fama internazionale che eventualmente richiedono integrazioni o correzioni (processo di peer review). Una volta approvata la tesi, l'assegnazione del titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche avviene mediante presentazione orale dei risultati ad una commissione di esperti.

L’organizzazione del Corso di Dottorato in Scienze Chimiche, la descrizione del percorso di formazione alla ricerca, i curricula dei Docenti del Collegio, le modalità di accesso, di passaggio anno, di conseguimento titolo e tutti i servizi a disposizione del Dottorando sono pubblicati in lingua italiana e inglese sulla pagina web del Corso.

Tematiche di ricerca

Il Corso di Dottorato in Scienze Chimiche è organizzato su due curricula: 1) Scienze Chimiche e 2) Scienze Farmaceutiche e Alimentari.

Le tematiche di ricerca sviluppate all'interno del curriculum Scienze Chimiche comprendono attività attinenti a diversi settori della chimica, fra cui:

  • la chimica inorganica (sintesi di complessi metallici per applicazioni medicali; sintesi di semiconduttori e nuovi materiali per la conversione dell'energia solare; studio delle proprietà redox e della struttura elettronica di sistemi molecolari, solidi estesi e superfici attraverso calcoli quanto-meccanici e metodi sperimentali elettrochimici e spettroscopici; fotocatalisi e sviluppo di celle solari di tipo fotoelettrochimico);
  • la chimica-fisica (sintesi e caratterizzazione di compositi cristallini ed amorfi per applicazioni tecnologiche; sviluppo di nuovi materiali per sistemi di accumulo e conversione dell'energia elettrica nell'ambito della transizione energetica sostenibile);
  • la chimica analitica (sviluppo di metodi sostenibili per la purificazione di biofarmaci attraverso tecniche cromatografiche anche in continuo; sviluppo di metodi cromatografici avanzati per la separazione di analiti da miscele complesse; studio di contaminanti emergenti e sviluppo di metodologie di rimediazione ambientale; studi fondamentali di riconoscimento molecolare e di sistemi metallo-proteine o complessi metallici usati come farmaci; caratterizzazione di materiali microporosi e nanostrutturati);
  • la chimica organica (progettazione di processi sostenibili di sintesi catalizzati in modalità batch e flusso continuo; sintesi di molecole ad alto valore aggiunto per la chimica fine a partire da materie di scarto; utilizzo della CO2; sintesi di molecole chirali con attività biologica);
  • la chimica industriale (sviluppo e caratterizzazione di materiali polimerici; valorizzazione di biomasse in processi industriali).

 Le tematiche di ricerca sviluppate all'interno del curriculum Scienze Farmaceutiche e Alimentari comprendono attività attinenti a diversi settori della chimica, fra cui:

  • la chimica farmaceutica (progettazione, sintesi, caratterizzazione di molecole potenzialmente terapeutiche mirate a target biologici di patologie);
  • la chimica cosmeceutica (sintesi o estrazione con solventi eco-compatibili di molecole naturali bioattive o utili come ingredienti/veicoli in cosmetici; recupero da fonti vegetali e biomasse di ingredienti cosmeceutici; nuovi approcci a formulazione e analisi quali-quantitativa di cosmetici; analisi e valutazione di materie prime, formulazioni cosmetiche, prodotti finiti);

-la tecnologia farmaceutica (progettazione, formulazione, caratterizzazione di: a) forme solide e sistemi di rilascio di farmaci per uso orale, nasale-inalatorio, loco-regionale; b) cosmetici e dispositivi medici topici; c) micro/nanovettori per somministrazioni non invasive e direzionamento di farmaci/profarmaci verso cellule/organi; modelli cellulari/tissutali di barriere fisiologiche; studi di farmacocinetica, di efficacia e sicurezza dei vettori);

  • la chimica degli alimenti (caratterizzazione di componenti funzionali, organolettiche e bioattive in matrici alimentari; valorizzazione prodotti agro-alimentari del territorio su aspetti di qualità, sicurezza, tracciabilità e tutela produzioni);

La chimica nutraceutica (sintesi di molecole e applicazione di metodi estrattivi green per recupero di composti ad alto valore da sottoprodotti agro-alimentari a fini ingredientistici o nutraceutici; individuazione di marker molecolari/biomolecolari come indicatori dei processi di lavorazione materie prime; studio della bioaccessibilità di componenti nutrizionali e funzionali di alimenti).

Programma formativo

Il Corso di Dottorato in Scienze Chimiche prevede attività di tipo formativo e attività di ricerca (ivi incluse le attività di terza missione). Lo studente deve acquisire nel triennio un numero di 180 crediti per queste attività (60 crediti per anno). Le attività di formazione sono di tipo specifico e trasversale; quest’ultime includono aspetti multi-, inter- e transdisciplinari e vengono definite dal Collegio di Dottorato insieme all’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS – Ferrara 1391. Le attività di ricerca prevedono lo sviluppo di una tematica coerente con il Corso di Dottorato in Scienze Chimiche, sotto la guida di un supervisore assegnato dal Collegio di Dottorato, a cui possono essere affiancati uno o più co- supervisore anche di provenienza aziendale. L’individuazione del supervisore da parte del Collegio avviene in maniera coerente con le attività di ricerca sviluppate dal Dottorando garantendo un’adeguata distribuzione del ruolo di supervisore fra i componenti del Collegio. Nel caso di dottorati industriali, è richiesta l’afferenza al Collegio del supervisore o di un co- supervisore per garantire il proficuo inserimento del Dottorando nel percorso di formazione e ricerca organizzato dal Corso di Dottorato. Al fine di offrire un adeguato supporto, l’attività di supervisione viene tipicamente limitata ad un numero circoscritto di Dottorandi. In quest’ottica e per favorire la realizzazione di collaborazioni internazionali, il Corso di Dottorato favorisce la co-tutela di tesi di dottorato in cui il Dottorando svolge la propria attività di ricerca sotta la responsabilità congiunta dei due supervisori assegnati dal Collegio e dall’Università ospitante.

Le attività formative accademiche e professionalizzanti a cui vengono riconosciuti CFU sono le seguenti:

  • attività didattica integrativa nell’ambito dei corsi di studio con la presenza e sotto la guida del supervisore: 1 CFU ogni 4 ore fino a un massimo di 40 ore.
  • attività di tutorato didattico e metodologico autorizzato: 1 CFU ogni 4 ore fino a un massimo di 40 ore
  • periodi di distacco presso Imprese e Pubbliche Amministrazioni per lo svolgimento di attività formative e di ricerca: 5 CFU ogni mese fino ad un massimo di 12 mesi sull’intero percorso. Nel caso specifico della didattica integrativa, è il Collegio che delibera l’assegnazione al Dottorando di questo tipo di attività, che viene tipicamente svolta a partire dalla metà del secondo anno, ovvero in un periodo in cui il Dottorando ha già maturato le competenze necessarie per svolgere un ruolo di così grande rilevanza.

Le attività di ricerca si relativizzano nel lavoro al progetto di ricerca, nella partecipazione a convegni e ai seminari in qualità di relatore o uditore, nei periodi di mobilità all’estero, nelle pubblicazioni. Per le attività di ricerca è prevista l’attribuzione dei seguenti crediti:

  • attività di ricerca collegata alla tesi di dottorato e certificata dal supervisore nella relazione annuale: 1° e 2° anno fino a 30 CFU; 3° anno non meno di 30 CFU (un credito corrisponde a venticinque ore di lavoro). La composizione dei CFU di ricerca collegati allo sviluppo del progetto di tesi è proposta dal/la dottorando/a d’intesa con il supervisore e deve risultare dalla relazione annuale del/la dottorando/a ove viene dettagliata l’attività svolta ed i risultati conseguiti.
  • partecipazione a convegni e seminari come uditore: 1 CFU per giornata (6 ore)
  • partecipazione a convegni e seminari come relatore: 3 CFU
  • periodi di mobilità all’estero: 5 CFU per mese di soggiorno fino ad un massimo di 12 mesi sull’intero percorso

Pubblicazioni: presentazione poster a convegni, 1 CFU; su rivista scientifica, 2 CFU; su rivista scientifica collocata nel rispettivo primo quartile (Q1), 3 CFU; contributo in volume con ISBN, 2 CFU.

Vedi l'offerta formativa

Internazionalizzazione e public engagement

Gli elementi di internazionalizzazione del Corso di Dottorato di Ricerca si articolano su diversi livelli. Il primo e più semplice riguarda tutti i Dottorandi, dal momento che il Corso prevede che gli studenti, in genere dal secondo anno di formazione, trascorrano uno o più periodi di ricerca presso Istituzioni o Centri di Ricerca esteri, per una durata compresa generalmente tra i 3 e i 6 mesi (anche non consecutivi), durante i quali essi non solo potranno acquisire una formazione internazionalmente riconosciuta, migliorare le proprie capacità linguistiche e conoscere culture diverse, ma anche mettersi alla prova in un ambiente completamente nuovo e con diversi riferimenti scientifici. Gli accordi per la mobilità vengono direttamente presi tra il supervisore del Dottorando e il referente della sede internazionale scelta per lo stage sulla base delle conoscenze e dei contatti dello stesso supervisore e/o su proposte del Dottorando. Inoltre, a seconda delle caratteristiche dello stage (durata e Paese estero), queste esperienze possono consentire l’attivazione di co-tutele e l’ottenimento del titolo di Doctor Europeus. Grazie al supporto economico dello IUSS, con bandi di mobilità dedicati agli studenti di dottorato, si è potuto negli anni consolidare questa buona pratica che è ritenuta fondamentale per la crescita del Dottorando al punto da renderla obbligatoria nel percorso di formazione per un periodo minimo di 3 mesi.

Nel 2017 è stata attivata una convenzione con l’Università di Wroclaw in Polonia per un “Joint International PhD Programme in Chemical Sciences”, accordo che è stato recentemente rinnovato fino al 2027. L’accordo prevede che ciascuna delle due sedi destini ogni anno una borsa di dottorato ad uno studente che realizzi un progetto di ricerca in collaborazione tra le due Università, seguito da un supervisore dell’Ateneo di provenienza e da un co-supervisore dell’altra Università. Il percorso è di norma triennale, ma può essere esteso di un anno, e prevede che i Dottorandi lavorino per almeno sei mesi del progetto nella sede estera, in qualità di Dottorandi di entrambe le Università. Alla fine del percorso, la tesi viene redatta in lingua inglese, sottoposta alla revisione di revisori esterni e difesa davanti a una Commissione Internazionale. Ognuna delle due Università conferisce il titolo di Dottore di Ricerca. Il Joint Programme rappresenta sicuramente un livello di internazionalizzazione più strutturato rispetto al periodo all’estero previsto per i Dottorandi che il Corso di Dottorato non solo intende mantenere ma anche, ove possibile, rafforzare con l’inserimento di altre sedi in convenzione. Come fase preliminare alla stesura di accordi di Joint Programme sarà anche possibile realizzare accordi di co-tutela di singoli Dottorandi, durante i quali approfondire i dettagli di una convenzione più strutturata tra i Corsi di Dottorato delle due sedi.

Le relazioni con il mondo produttivo sono considerate indispensabili per diversi motivi tra cui, in primo luogo, la possibilità di confrontare le attività di formazione e ricerca svolte all’interno del Corso di Dottorato con le richieste del mondo del lavoro e le esigenze della società. Queste relazioni sono fondamentali anche per consentire al Dottorando impegnato in collaborazioni con enti esterni di applicare in modo autonomo le conoscenze acquisite attraverso lo sviluppo di processi di innovazione e trasferimento tecnologico. Negli anni, i contatti del Corso di Dottorato con aziende ed enti pubblici e privati che operano in ambito chimico, farmaceutico ed alimentare sono stati costanti come dimostrato dal considerevole numero di borse finanziare da enti esterni. Di recente definizione sono le Parti Interessate Interne ed Esterne del Corso di Dottorato in Scienze Chimiche (Dicembre 2023). Le prime sono rappresentate dai Coordinatori dei Corsi di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche e Chimiche e Tecnologie Farmaceutiche dell’Università di

Ferrara, corsi di secondo livello che precedono e risultano prodromici all’ammissione al Corso di Dottorato in Scienze Chimiche (formazione di terzo livello). Le Parti Interessate Esterne risultano costituite da una rappresentanza di ricercatori di livello internazionale e da esponenti del mondo del lavoro, ed in particolare da dirigenti di due importanti aziende del settore chimico-farmaceutico (Fresenius Kabi iPSUM e Fidia Farmaceutici), da un membro del Consiglio Direttivo dell’ Ordine Interprovinciale dei Chimici e dei Fisici dell'Emilia-Romagna, da un rappresentante di ARPAE Emilia-Romagna e da una docente di fama internazionale dell’Università di Cordova (Spagna). Il Corso di Dottorato ha pianificato la consultazione delle Parti Interessate a cadenza annuale (ultima consultazione avvenuta ad ottobre 2024), ritenendola lo strumento più efficace per un costante collegamento con il mondo del lavoro e della ricerca, per la valutazione dell’andamento del Corso e le sue potenzialità di sviluppo, per elaborare proposte di definizione e progettazione dell’offerta formativa e degli obiettivi di apprendimento affinchè siano coerenti con gli sbocchi professionali ed occupazionali che il Corso si prefigge di raggiungere. Allo stesso modo, il costante contatto con le Parti Interessate Esterne può favorire eventuali periodi di stage dei Dottorandi presso aziende ed enti di ricerca pubblici e privati. L’analisi del percorso formativo e di ricerca viene inoltre effettuata attraverso la rilevazione in itinere dell’opinione dei Dottorandi in incontri appositamente organizzati dal Coordinatore a cadenza semestrale e mediante un’indagine condotta attraverso l’erogazione di un questionario on-line rivolto ai Dottorandi del primo e del secondo anno.

Strutture operative e scientifiche

Attrezzature e/o Laboratori

Laboratori con strumentazioni per la ricerca in: scienze delle separazioni (sistemi liquido e gas-cromatografici multi-dimensionali e ifenati, cromatografia in continuo, spettroscopia atomica, plasmamassa); sintesi e caratterizzazione molecolare (NMR, FT-IR, XRD, SEM, AFM/STM, piattaforme di sintesi automatizzate); formulazione di farmaceutici; studi in ambito fotochimico ed elettrochimico (spettroscopie ottiche, stazioni elettrochimiche); centro di calcolo ad alte prestazioni.

Patrimonio librario

 Il Corso si avvale del sistema bibliotecario di Ateneo. I servizi includono catalogo e prestito libri, sale studio, sale multimediali, sale riviste, consultazione di banche dati on-line e di riviste elettroniche. La Biblioteca Chimico Biomedica possiede circa 26.000 volumi di cui 3.000, comprendenti manualistica e monografie, delle aree tematiche di interesse (Chimica).

La Biblioteca possiede circa 1.500 periodici; complessivamente circa 33.000 annate. L’Ateneo è abbonato a riviste on-line di diverse aree tematiche dei seguenti editori: American Chemical Society, BlackwellWiley, Elsevier, Kluwer-Springer, Nature Publishing Group, Science. Le riviste coprono in modo completo le seguenti aree: Chemistry, Analytical chemistry, Crystallography, General Inorganic chemistry, Organic chemistry, Physical and theoretical chemistry, Experimental pharmacology 

E-resources  

  • SciFinder (CAS databases) 
  • PubMed (comprende MedLine)
  • BioMed Central Google Scholar
  • Norme UNI
  • Scopus
  • ISI Web of Knowledge (Thomson Reuters)
  • Espacenet
  • JSTOR
  • Software per appl.scient. (matlab);
  • Database: Cambridge Structural Database, Inorganic Crystal Structure Database, Powder Data File, NIST di PA, reaz. gassose e pKa; param. termodin. binding farmaco-recettore.
  • Modellistica molec.: emul. Gaussian (calcoli QM ab-initio e DFT); VASP,
  • CPMD, Quantum-Espresso; LAMMPS, DL_POLY, Amber 20, ACEMD3; MOE, OpenEye, Rosetta; PLUMED; CrystalMaker,
  • CrystalDiffract, SingleCrystal, VESTA, VMD
  • Postazioni individuali con PC collegati alla rete in luoghi adeguati e a norma dal punto di vista della sicurezza. Accesso alle banche dati garantito da postazioni remote con VPN. Per i progetti di dottorato computazionale: 1 cluster 512 core AMD Epyc e 80 TB di storage; 3 workstation avanzate per il calcolo ibrido su processory AMD Threadripper (3970X-32 core, 3960X-24 core) con acceleratori GPGPU
  • (GeForce RTX 3090 - 10496 cores e 24GB di RAM - e GeForce RTX
  • 3070 - 5888 cores e 8GB)