Sostenibilità Ambientale e Benessere
Dipartimento
Studi UmanisticiCFU
180Sede
FerraraLingua
ingleseDurata
3 anniAccesso
Titoli e colloquioAnno accademico
2024/25 40° Ciclo di UnifeCoordinatore
Collegio dei Docenti
Membri afferenti a Unife
- Richard Stephen Chapman
- Elisa Bolchi
- Maria Giulia Fabi
- Rachele Dubbini
- Ursula Thun Hohenstein
- Domenico Giuseppe Lipani
- Alfredo Alietti
- Viviana Asara
- Giuseppe Scandurra
- Damiano Menin
- Emilio Paolo Visintin
- Davide Antonioli
- Massimiliano Mazzanti
- Francesco Nicolli
- Nicolò Barbieri
- Sandrine Labory
- Monia Castellini
- Domenico Berdicchia
- Claudia Amodio
- Luigi Russo
- Andrea Chiozzi
- Pietromaria Davoli
- Marta Calzolari
- Andrea Rinaldi
- Manuela Incerti
- Michele Pinelli
- Stefano Grignolio
- Annalaura Mancia
- Michele Mistri
- Cristina Munari
- Fabio Bartolini
- Jorge Phillip Joaquin Sans Burns
- Giorgio Bertorelle
- Giovanni Grazzi
- Fabio Manfredini
- Gianni Mazzoni
- Simona Mandini
- Erica Menegatti
- Luciana Zaccagni
- Nicola Lamberti
- Lorenzo Caruso
- Emanuele Radicetti
- Silvia Rita Stazi
Membri appartenenti ad altro Ateneo
- Silvana Colella
- Sara Lagi
- Annarita Colasante
- Enrica Imbert
- Anna Malomo
- Federica Lazzarelli
- Davide Turrini
Obiettivi formativi
Nel 2013 UniFe, insieme alle Università di Roma ‘Tor Vergata’, Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Bologna, Siena, Udine e Urbino ‘Carlo Bo’, ha fondato SEEDS - Interuniversity Research Centre on Sustainability, Environmental Economics and Dynamics Studies, https://www.sustainability-seeds.org/, diretto dal Prof. Massimiliano Mazzanti, Vice-Coordinatore del Corso di Dottorato e Direttore del Dipartimento di Economia e Management. SEEDS sviluppa progetti di ricerca e di istruzione superiore nei settori dell’economia ecologica e ambientale. I principali campi d’azione sono la politica ambientale, l’economia dell’innovazione, l’economia e la politica energetica, la valutazione economica mediante tecniche di preferenza dichiarata, la gestione e la politica dei rifiuti, i cambiamenti climatici e lo sviluppo.
Nel 2018 UniFe ha fondato il CERCIS - CEntre for Research on Circular economy, Innovation and SMEs, http://eco.unife.it/it/ricerca-imprese-territorio/centri-di-ricerca/cercis, diretto dal Prof. Massimiliano Mazzanti. Il Centro, nato nell’ambito del programma ‘Dipartimenti di eccellenza’ 2018-2022 finanziato dal MIUR, ricerca comportamenti ecologicamente innovativi di imprese capaci di combinare competitività e sostenibilità nel quadro del Piano d’Azione dell’Unione Europea per l’Economia Circolare del 2015. La finalità è comprendere come i cambiamenti nel processo produttivo dovuti a circolarità, digitalizzazione, automazione da intelligenza artificiale, Big Data e IoT influenzino i prodotti e la loro progettazione. CERCIS sistematizza informazioni sulle attività innovative relative all’economia circolare selezionate dal database statistico sui brevetti mondiali EPO-PATSTAT; studia economia circolare e industria su un campione di PMI italiane 4.0.; crea reti con istituzioni pubbliche e imprese.
Nel 2021 UniFe, insieme alle università di Pisa, Catania, Chieti-Pescara, Federico II di Napoli, Salerno, Torino, Trieste, Parma, ha fondato il Centro Interuniversitario di Ricerca Ecologia Politica e Società (EPS) per lo studio del rapporto tra società e natura attraverso una lettura politica delle questioni ecologiche e un focus sull’interazione tra aspetti sociali, economici, tecnologici, regolativi, culturali e istituzionali nell’accesso alle risorse e nella distribuzione degli impatti sociali generati dalle trasformazioni ambientali.
UniFe ospita il progetto di genomica della conservazione EndemixIT - Population Genomics of Italian Endemics, finanziato dal MIUR, coordinato dal Prof. Giorgio Bertorelle, Vice-Coordinatore del Corso di Dottorato e membro del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, e costituito da gruppi di ricerca delle Università di Firenze, Padova, Trieste, Politecnica delle Marche, Roma ‘Tor Vergata’. EndemixIT studia i genomi di un mammifero, un rettile, un anfibio, un pesce e un insetto, iconici per la biodiversità italiana e a rischio di estinzione, ed utilizza i dati genomici per identificare le migliori strategie atte a proteggere le cinque specie. Si propone di: comprendere l’accumulo di mutazioni deleterie in piccole popolazioni e il suo impatto su fitness individuale e rischio di estinzione; stimare la suscettibilità genomica all’estinzione dovuta al carico genetico, prevedere le conseguenze di diverse strategie di genetic rescue (salvataggio genetico) e proporre azioni di conservazione; stimolare l’interazione tra ricerca e pratica nella genomica della conservazione e aumentare la consapevolezza del pubblico sull’erosione della biodiversità e sugli strumenti molecolari innovativi per prevenirla.
Il Prorettore alla Sostenibilità, Prof. Fabio Bartolini, membro del Collegio del Corso di Dottorato e del Dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche e Agrarie, promuove iniziative relative alla sostenibilità, includendo aspetti ambientali, economici, sociali, culturali e tecnologici, a supporto e ad integrazione delle attività inerenti a didattica, ricerca e attività di terza missione. UniFe è membro della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile - RUS, che include 86 atenei ed è promossa dalla CRUI con la finalità di diffondere la cultura e le buone pratiche di sostenibilità all’interno e all’esterno degli Atenei a livello urbano, regionale, nazionale, internazionale e di contribuire al raggiungimento dei Sustainable Development Goals. La delegata UniFe per la RUS, Prof. Viviana Asara, membro del Collegio del Corso di Dottorato e del Dipartimento di Studi Umanistici, coordina gli 8 Gruppi di Lavoro tematici (GdL), focalizzati su Cambiamenti Climatici, Cibo, Educazione, Energia, Inclusione e giustizia sociale, Mobilità, Risorse e Rifiuti, Università per l’Industria. Le attività svolte nell’ambito della delega alla sostenibilità, della RUS e del corso di dottorato sono caratterizzate da una sinergia che conferma la coerenza del progetto formativo e di ricerca con le linee strategiche di Ateneo, del Dipartimento in cui è incardinato e dei 9 Dipartimenti che ad esso partecipano.
Il Corso di Dottorato in Sostenibilità ambientale e Benessere sviluppa approcci e strumenti innovativi che intersecano molteplici settori scientifico-disciplinari. L’obiettivo è formare ricercatori che, partendo dalla formazione originaria, acquisiscano metodologie interdisciplinari e integrate per comprendere e gestire la sostenibilità dell’ambiente naturale, rurale, peri-urbano e urbano in relazione al benessere degli organismi viventi. La formazione si basa sulla sinergia fra scienze umane e sociali; economiche e giuridiche; architettoniche, del design e ingegneristiche; ecologiche, biologiche e mediche. Competenze nelle discipline umanistiche e scienze sociali si concentrano sulle culture della sostenibilità e sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e comprendono Ecological Humanities, Ecocritica, Green Cultural Studies, Heritage Studies, sociologia ambientale attraverso lo studio di: Antropocene e Planetary Boundaries, metabolismo urbano e giustizia ambientale; modelli di comunicazione ambientale, partecipazione e attivismo, pratiche di teatro sociale e di comunità, programmi psicosociali di educazione alla sostenibilità e al pensiero ecologico. Competenze in economia e diritto ambientale sono rivolte alla green, circular, and sharing economy applicate a sistemi produttivi e modelli di business, heritage e sviluppo locale, processi di governance ambientale multilivello, mercato e organizzazione del lavoro, benessere, smart mobility e smart working, green energy and finance, Just Transition ecologica e digitale, European Green Deal e Green Data Deal. Competenze in architettura, pianificazione, design e ingegneria sono rivolte ai sistemi per l’energia e l’ambiente, alle forme di energia rinnovabile, ai principi di miglioramento e gestione energetico-ambientale dell’ambiente costruito, al rilievo avanzato, rappresentazione e analisi critica, al design di prodotto, dei servizi e della comunicazione per la sostenibilità. Competenze nelle scienze della vita, mediche, agrarie e chimiche sono acquisite studiando la diversità ecologica, genetica e del comportamento, il potenziale evolutivo delle specie e la fitness individuale; adattamenti plastici degli organismi, inclusi quelli dell’uomo a diversi stati di salute e promozione di corretti stili di vita; gestione e valutazione dell’agroecosistema e delle filiere produttive; modelli di agricoltura sostenibile; carbon farming e valorizzazione degli ecosistemi agrari e forestali. Collocando ambiente e benessere sostenibile in una prospettiva di complessità biologica e culturale, una nuova generazione di ricercatori possiederà gli strumenti per gestire risorse, attività produttive e heritage in ecosistemi fragili e per migliorare la qualità della vita e della salute.
Il tema centrale è l’interconnessione fra la sostenibilità degli ecosistemi naturali e antropici e il benessere materiale e immateriale degli organismi che li abitano. Lo studio dell’interconnessione fra la sostenibilità ambientale e il benessere aggrega discipline dell’antichità e letterarie, sociali, psicologiche, economiche, giuridiche, biologiche, chimiche, mediche, della pianificazione e dell’ingegneria. La sinergia delle discipline sostiene metodologie innovative volte alla formazione di competenze culturali e scientifiche necessarie a comprendere l’interdipendenza fra gestione e rinnovamento delle risorse naturali, fra protezione e valorizzazione dei patrimoni culturali, fra qualità della vita e promozione della salute degli organismi viventi.
Il coinvolgimento, la consultazione e la partecipazione delle Parti Interessate avvengono durante le riunioni del Collegio, l’elaborazione del simposio annuale, la definizione e l’erogazione delle attività didattiche e di verifica dell’apprendimento e della ricerca. La pagina web istituzionale presenta la struttura e le finalità del corso Corso di Dottorato, illustrando dettagliatamente i curricula dei docenti in base alle 4 macroaree che costituiscono il corso e descrivendo i servizi offerti ai/le dottorandi/e.
Il corso intende offrire sbocchi occupazionali in: 1. enti ministeriali, regionali, comunali e agenzie per la gestione e valorizzazione di città e territorio, biodiversità, beni culturali; complessi archeologici e museali, enti di gestione delle aree protette e zoo; istituti di ricerca quali ISPRA, EEA, CREA, CNR; organismi non-profit e ONG quali WWF, Greenpeace, OIE, FAO, FWW, Oxfam; agenzie per la salute quali OMS, ECDC e di sviluppo quali OCSE, UNDP, UNIDO, UNEP e World Bank; 2. industrie, imprese, studi professionali per la gestione di risorse rinnovabili, materie prime seconde e scarti; gestione di illeciti
amministrativi e reati nel settore agro-ambientale; 3. centri di ricerca per la promozione della salute e del benessere psico-fisico. I dottori di ricerca potranno ricoprire ruoli di: ricercatore, docente, esperto di comunicazione ambientale, culture della sostenibilità e del benessere; educatore a comportamenti ecologici nei luoghi pubblici e di lavoro; dirigente di aziende, musei e siti archeologici sostenibili; policy maker ed esperto legale in green/circular/sharing economy e progettazione ambientale nel processo edilizio; pianificatore; energy manager; programmatore di attività produttive; funzionario di enti per la tutela di risorse naturali e biodiversità; certificatore di agricoltura sostenibile e biologica; esperto in progettazione e applicazione di servizi basati sull’attività fisica per il benessere e la qualità della vita in comunità e luoghi di lavoro.
Tematiche di ricerca
Il percorso di formazione alla ricerca dei dottorandi in Sostenibilità ambientale e Benessere inizia con la partecipazione al simposio annuale internazionale intitolato The KaleidoScope of Sustainability. Partendo dalla metafora del caleidoscopio, ogni anno il simposio indaga la complessità e le sfaccettature della sostenibilità attraverso il confronto fra studiosi e nuove generazioni di ricercatori interdisciplinari che studiano l’interconnessione e l’interdipendenza fra l’ambiente, sia come habitat fisico che come ambiente concettuale, e il benessere di tutti gli organismi viventi. Si esaminano le ragioni per le quali l’Antropocene è associato all’idea che l’umanità si sta dirigendo verso una sesta estinzione di massa. Le connotazioni negative e le risposte pessimistiche possono essere negoziate e rivalutate? La comprensione e riappropriazione dell’Antropocene è un processo a più livelli: in primo luogo, comporta il riconoscimento e l’assunzione di responsabilità per le conseguenze della rivendicazione della sovranità umana sulla natura. In secondo luogo, richiede lo sviluppo e la diffusione di mentalità, culture e politiche fondate sull’interdipendenza di tutte le specie. Le attività di formazione e ricerca si articolano intorno all’ipotesi di lavoro che si possa cambiare il clima, si possa proteggere la biodiversità e si possano raggiungere forme di benessere sostenibile.
Le attività didattiche sono organizzate in cluster tematici in base ai Sustainable Development Goals: Cambiamenti Climatici, Cibo, Educazione, Energia, Inclusione e giustizia sociale, Mobilità, Risorse e Rifiuti, Università per l’Industria.
In particolare:
Cambiamenti climatici
Habitat e specie sostenibili
Ecologia, archeologia classica ed urbanistica esaminano il Mar Mediterraneo, inquadrando migrazioni e introduzioni di specie non native, il valore dei confini e dei limiti nel mondo classico, la geomorfologia e l’ibridazione mediterranea nel Delta del Po.
Biologia Evoluzionistica, Economia, Ecologia
Si esplora la sinergia fra la genetica che studia l’impatto delle attività umane sull’ecosistema e propone strategie di conservazione da un lato e l’economia applicata agli studi ambientali sviluppa analisi dei costi e dei benefici dall’altro.
Animali e Umani
Gli Animal Studies sono esplorati da una prospettiva multidisciplinare che pone in relazione la letteratura, la linguistica, l’evoluzione, l’etologia e l’economia per comprendere in quali modi la costruzione di aspettative e percezioni delle specie animali producano un impatto sul loro valore economico e sulle scelte che la società compie per preservare la biodiversità o per gestire i conflitti uomo-fauna selvatica.
Cibo
Buen Vivir e sviluppo integrale
Economia politica e diritto agrario esaminano modelli alternativi di sviluppo verso il Buen Vivir attraverso principi, visioni e modelli alternativi per riorientare le politiche nazionali e internazionali verso uno sviluppo sostenibile e più equo.
Educazione
Narrazioni ambientali e Musei di Storia Naturale
Ecocritica, museologia, sociolinguistica e management culturale esaminano la comunicazione e comprensione dell’Antropocene e della sostenibilità analizzando la climate fiction, l’ecopoesia, l’ecoteatro, i documentari naturalistici, i musei e la gestione del Patrimonio e Turismo Sostenibile.
Comportamenti pro-ambientali
Economia ambientale e psicologia sociale esplorano i comportamenti pro-ambientali degli individui. Dati sperimentali, sondaggi e interviste sono utilizzati per individuare i fattori che possono favorire le scelte ecosostenibili dei consumatori. L’apprendimento cooperativo, una tecnica educativa basata sulla cooperazione strutturata tra pari per raggiungere gli obiettivi di apprendimento, è studiato come una possibile strategia per promuovere comportamenti pro-ambientali.
Cambiare il clima (culturale) con l’ecocritica
Letteratura, linguistica e media studies giocano un ruolo fondamentale nel promuovere mentalità eco-critiche in grado di interpretare la complessità ambientale, generare nuove narrazioni di ecosistemi fragili, comunicare l'interdipendenza delle forme di vita.
Ricerca archeologica sostenibile ed ecomusei
Archeologia classica, topografia antica, urbanistica, economia, management si confrontano su turismo, patrimonio culturale e pianificazione sostenibile.
Energia
Tecnologia, istituzioni, politiche
Economia, ecologia, diritto agrario ed ingegneria dialogano sulla gestione dei rifiuti, sulle politiche e i mercati per la transizione circolare ed energetica, l’accettazione sociale delle rinnovabili, i costi e benefici dello sviluppo territoriale con un focus sugli impianti a biogas, l’Agro-Energy Business
Transizioni energetiche
Economia ambientale ed architettura esplorano le transizioni energetiche e i modelli di edilizia sostenibile in scenari socioeconomici europei e globali.
Inclusione e giustizia sociale
Patrimonio sostenibile, inclusione sociale e coesione
Archeologia e Heritage Studies e pianificazione urbana esaminano il turismo culturale sostenibile per lo sviluppo territoriale attraverso la conservazione della memoria collettiva, il patrimonio culturale, l’identità di gruppo sociale, l'inclusione sociale e la coesione.
Economia circolare e decrescita
Ecologia politica, sociologia, scienze politiche, geografia umana, economia ambientale esaminano l’estrattivismo, il metabolismo sociale, la decrescita e le economie solidali come paradigma alternativo.
Programma formativo
L’impostazione interdisciplinare del corso richiede che ogni progetto di ricerca comprenda almeno due macroaree fra: 1. Scienze umane e sociali; 2. Scienze economiche e giuridiche; 3. Scienze architettoniche, del design ed ingegneristiche; 4 Scienze ecologiche, biologiche e mediche. Il programma formativo è suddiviso in attività dedicate alla ricerca dei singoli studenti e attività rivolte a tutti gli studenti. Le attività formative specifiche sono definite da un supervisore e almeno due co-supervisori che rappresentano le diverse macroaree rilevanti per il progetto di ricerca e interagiscono costantemente fra loro e con lo studente. Le attività formative condivise sono caratterizzate dalla partecipazione di studiosi nazionali ed internazionali, membri del collegio docenti e ospiti, e prevedono: A. un simposio annuale dedicato a The KaleidoScope of Sustainability nel mese di novembre; B. seminari e workshops da novembre a giugno,
condotti in sinergia da studiosi di almeno due diversi ambiti disciplinari. Si segnalano due attività di tipo metodologico: Sustainable Skills for Wellbeing in a Multi-Disciplinary PhD Environment, della durata di 20 ore ed articolata in lezioni, presentazioni degli studenti e laboratorio interattivo, e How to Write a Successful Research Proposal: Multidisciplinary and Transdisciplinary Aspects of Horizon Europe Calls, della durata di 6 ore e mezza e costituita da un seminario interattivo.
Fra le istituzioni che contribuiscono alle attività formative: MUSE - Museo delle Scienze di Trento e il Museo Civico di Storia naturale di Ferrara offrono la possibilità di svolgere tirocini; FEM - Fondazione Edmund Mach mette a disposizione i laboratori per la caratterizzazione della biodiversità genomica e svolgere ricerca nei campi dell’ecologia molecolare, ecosistemi sostenibili e qualità alimentare; CHH - Centre for the Humanities and Health, King’s College London offre opportunità di ricerca nel campo delle Medical Humanities; PUC - Pontificia Universidade Católica de Chile a Santiago e Villarrica e PUCR - Pontifìcia Universidade Católica do Paraná a Curitiba, Brasile, partner di UniFe dalla fondazione della Rete Routes, danno la possibilità di studiare forme di sostenibilità locale e territoriale, architettura e design sostenibile, economia circolare.
Il Coordinatore ha elaborato una serie di criteri denominati Principles for the PhD Programme in Environmental Sustainability and Wellbeing, che il Collegio del Corso di Dottorato ha approvato e gli/le studenti/esse ricevono all’inizio del loro percorso dottorale. Si è utilizzata la lingua inglese in coerenza con l’altro grado di internazionalizzazione del Corso di Dottorato.
Principles for the PhD Programme in Environmental Sustainability and Wellbeing
Internazionalizzazione e public engagement
Il Dottorato di Ricerca in Sostenibilità ambientale e Benessere promuove una formazione interdisciplinare, olistica e orientata al problem solving. I temi più rilevanti in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono: la salute, che comprende il benessere materiale e immateriale e l’interconnessione e interdipendenza fra umani e non umani; le innovazioni sostenibili per la produzione basate su un’industria circolare e pulita, inclusiva, resiliente, intelligente e competitiva; la mitigazione del cambiamento climatico attraverso culture, politiche e pratiche della sostenibilità; l’approvvigionamento e il consumo sostenibile di energia; l’industria per la bio-economia e il riutilizzo di diversi flussi di rifiuti da agricoltura, da silvicoltura e urbani; l’adozione di tecnologie verdi per migliorare l’efficienza e la sostenibilità ambientale, fiscale e finanziaria.
Il Dottorato sviluppa una visione integrata della sostenibilità come coevoluzione di dimensioni sociali, culturali, ecologiche ed economiche all’interno di uno scenario di “transizioni multiple” a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. In questa dimensione multiprospettica, il Dottorato valorizza l’originaria formazione delle/dei laureate/i, che durante i tre anni acquisiscono metodologie multidisciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari necessarie a comprendere la sostenibilità dell’ambiente in relazione al benessere degli organismi viventi. La sinergia fra quattro macroaree – 1. Discipline umanistiche e Scienze sociali; 2. Economia e Giurisprudenza; 3. Architettura, Pianificazione e Ingegneria; 4. Scienze della vita, chimiche e biomediche – mira a diffondere conoscenze innovative per la ricerca di base e applicata e condotta in sinergia tra università e imprese, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il progresso della ricerca e la valorizzazione dei corsi di dottorato.
I membri del Collegio, i dottorandi e le Parti Interessate interagiscono attraverso il confronto multi/inter/trans disciplinare e il trasferimento della conoscenza al fine di connettere: stili di vita, comportamenti e stati di salute individuali e collettivi; l’ambiente costruito, che include edifici, abitazioni, cibo, mobilità, lavoro; l’ambiente naturale, che comprende le risorse del territorio e la giustizia ambientale, la conservazione e gestione del patrimonio. Studenti e docenti sviluppano competenze specialistiche e competenze trasferibili, che migliorano sia l’attività accademica sia il lavoro nei settori non accademici, poiché le conoscenze e le abilità acquisite possono essere trasferite ad altri campi e generare consapevolezza ambientale, stimolare azioni individuali e collettive, innovare e creare impatto.
Il Corso di Dottorato offre un Collegio caratterizzato da docenti provenienti da numerosi atenei internazionali e si avvale di collaborazioni e accordi di cotutela che promuovono: a. l’iscrizione di laureati con titolo acquisito all’estero; b. periodi di mobilità in ingresso e in uscita di docenti e dottorandi con altre sedi italiane e straniere; c. il rilascio di titoli doppi congiunti in convenzione con altri Atenei stranieri. È previsto un soggiorno di studio all’estero di almeno 6 mesi da svolgersi nel corso dei tre anni.
La capacità di collaborare in ambienti interdisciplinari, acquisita da una nuova generazione di ricercatori, favorirà opportunità occupazionali sia a livello nazionale che internazionale nelle istituzioni di ricerca e sperimentazione pubbliche e private, nei settori libero-professionali di alta specializzazione
tecnico-scientifica, nelle imprese e nelle organizzazioni che richiedano competenze per operare sull’ambiente e il benessere sostenibile in una prospettiva di complessità biologica e culturale, per gestire risorse, attività produttive e heritage in ecosistemi fragili e per migliorare la qualità della vita e della salute.
Strutture operative e scientifiche
Attrezzature e/o Laboratori
Laboratori per colture cellulari, analisi biochimiche, di citofluorimetria e biologia molecolare. Laboratori biologici per ottenere colture cellulari e caratterizzare DNA e RNA. Laboratorio di Ecologia. Laboratori per analisi comportamentali. Stabulario autorizzato per allevamento e riproduzione di animali. Laboratorio di Antropometria e Biomeccanica.
Centro Studi Scienze Motorie e Sportive.
Laboratori per l'indagine strutturale (tecniche spettroscopiche) e per l'analisi chimica tra cui tecniche cromatografiche interfacciate alla spettrometria di massa HPLC-MS, HPLC-ICP-MS, GC-MS, Elettroforesi capillare spettroscopia atomica. Laboratorio di Informatica. Centro ricerche "Architettura>Energia".
Patrimonio librario
Le Biblioteche di: Lettere e Filosofia; Economia; Giurisprudenza; Chimico-Biologica; Medicina; Scientifico-Tecnologica, Architettura offrono prestito libri, sala studio, sala multimediale, consultazione di banche dati on-line, sala periodici e riviste elettroniche, connessione wireless, prestito schede wireless, ricerche bibliografiche online e su disco, fotocopie. Il sistema bibliotecario di Ateneo possiede circa 4.000 volumi su sostenibilità, ambiente e benessere, che intersecano le macroaree del corso.
E-resources
- Unife ha abbonamenti con le maggiori riviste di settore e generaliste, sia singole che appartenenti a pacchetti. Gli abbonamenti a riviste cartacee oppure cartacee con accesso aggiuntivo alla versione elettronica che coprono le tematiche del corso sono: 8 sull’Ambiente con 117 annate possedute, 5 su Environment con 64 annate possedute consultabili presso le Biblioteche di Lettere e Filosofia; Economia; Giurisprudenza; Chimico-Biologica; Scientifico-Tecnologica; Architettura
- Riviste e collane di Springer, Elsevier, Wiley, Routledge.
- Banche dati: JSTOR, SCOPUS, ISI WOS, AIDA, INDSTAT2 + INDSTAT4, MET, China statistical database, PATSTAT Biblio - EPO Worldwide Patent Statistical Database (Single issue) SciFinder (CAS databases), PubMed, BioMed Central, Norme UNI, Espacenet. 106 e-books sull’ambiente, 6 sulla sostenibilità, 40 sul benessere, 192 riviste on-line sull'ambiente (5065 annate totali) e 1 rivista on-line sulla sostenibilità (14 annate totali).
- Softwares per analisi quantitative: SAS Statistical Analysis System; MATLAB; Stata Statistics and data; EViews.
- Softwares per analisi genomiche: Bioconductor e pacchetti open source disponibili in GitHub o in archivi R.
- Software di videoanalisi: BioMovie.
- I dipartimenti che partecipano al corso di dottorato mettono a disposizione stanze dedicate e postazioni individuali dotate di PC collegato alla rete tramite WiFi. Il codice di accesso UniFe, rilasciato a tutti i dottorandi assicura l’accesso alle banche dati anche da postazioni remote (Virtual Private Network VPN).
- Nei laboratori biologici il sistema computazionale è dotato di 6 server per un totale di 200 processori, 352 GB di RAM e 50TB di capacità di storage.
- Presso il Dipartimento di Economia è presente una workstation che può essere utilizzata per calcoli ed analisi particolarmente complessi.