Dottorato di ricerca in Diritto dell’ Unione Europea
Il dottorato ha sede presso la sezione di Rovigo del Dipartimento di Scienze giuridiche.
Il coordinatore del dottorato è il prof. Paolo Borghi.
Il percorso formativo è caratterizzato da un unico curriculum: Diritto e politiche dell’Unione europe.
Il dottorato in Diritto dell’ Unione Europea ha la finalità di formare operatori giuridici capaci di misurarsi con la complessa realtà delle istituzioni e delle regole della Unione Europea, molto diverse da quelle degli ordinamenti domestici dei singoli stati. Il termine generico “operatori” è stato usato per indicare che le prospettive professionali non debbono essere limitate alla attività accademica di ricerca e insegnamento, ma il corso deve fornire strumenti di indagine e comprensione utilizzabili anche nelle professioni legali nazionali – magistratura e avvocatura, estremamente bisognose di una simile professionalità per tenere l’ Italia al passo con l’ evoluzione europea – o ai livelli alti della direzione delle istituzioni europee.
Ciascun anno il collegio dei docent i individua le attività didattiche espressamente attivate per il dottorato e quelle mutuabili da altri corsi di studio.
Il piano annuale delle attività formative di ciascun dottorando, proposto dallo studente e dal proprio tutore all'inizio di ogni anno, è verificato a fine anno dal collegio dei docenti, in occasione del colloquio per l'ammissione all'anno successivo o all'esame finale.
L'articolazione in crediti delle attività didattiche è quella prevista per la scuola di appartenenza. Gli studenti del primo anno dovranno conseguire 10 crediti nella didattica trasversale, 20 crediti nella didattica di macroarea e 30 crediti nelle attività disciplinari.
Ulteriori informazioni sugli aspetti amministrativi (bandi, graduatorie, scadenze, ...)